Regia di Nunzio Malasomma vedi scheda film
Garbata commediola 'domestica' (la totalità dell'azione si svolge in un appartamento, eccettuato un breve inserto nello studio del dottore - ad ogni modo sempre un interno) che ben riflette lo spirito del cinema italiano nel 1936: un innocuo testo teatrale completamente avulso dalla cronaca o dalle implicazioni sociali contemporanee, a sfondo sentimentale e con lieto fine doveroso, praticamente scontato fin dal primo fotogramma. Tris d'assi per i nomi in cartellone: Enrico Viarisio, Vittorio De Sica ed Elsa Merlini interpretano i tre ruoli centrali della vicenda; scelte ovviamente azzeccate, anche se la recitazione è decisamente teatrale, per andare incontro - d'altronde - al limite maggiore del copione. La sceneggiatura è opera di Aldo De Benedetti (anche soggetto) e Fritz Eckardt; produce Giuseppe Amato, qui per la prima volta impegnato in un lavoro di un certo livello. Il regista Malasomma, pur avendo avuto una carriera lunga (dai primi anni '20 alla fine dei '60) ed avendo sfornato una cospicua serie di titoli da lui diretti, non ha lasciato grandi tracce del suo passaggio nel mondo del cinema; questo è probabilmente uno dei suoi titoli più celebri ed è comunque un lavoro di scarso impatto. 4/10.
La moglie non riconosce più il marito, anzi lo scambia per il dottore: che fare? Ma è solo uno stratagemma per attirare l'attenzione del consorte distratto...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta