Regia di Fred Zinnemann vedi scheda film
Curioso che ancora nessuno sia stato attratto dal nome di Zinnemann che compare in questa scheda, benché il genere musical non sia automaticamente collegato al regista di Mezzogiorno di Fuoco. Io ho voluto provare, proprio per cotanto nome, e non sono rimasto deluso, segno che il mestiere è comunque mestiere. Il film racconta una storia di amori e tresche sentimentali in un gruppo di coloni sperduti nelle immense pianure dell'Oklahoma. Il ritratto di questi antenati americani è forse un tantino idealizzato e bucolico, ma pure non si deve escludere a priori che qualche comunità passabilmente felice e serena vivesse in mezzo ai grandi spazi della natura americana. L'idealizzazione comunque è moderata, e anzi la presenza del male nell'uomo non è taciuta. L'amore della coppia di protagonisti è infatti osteggiato dalla gelosia di un lavorante di una fattoria, un tizio ombroso, truce, e passionale, che turberà l'idillio amoroso dei due e il festoso ballo popolare che viene organizzato.
Le canzoni sono di tutto rispetto, con alcuni motivetti proprio orecchiabili, e anche i balletti sono decisamente dignitosi. L'insieme del film, con le sue 2 h e 17, è scorrevole e gradevole. C'è pure spazio per qualche scenetta ironica e umoristica. La vicenda è ambientata in un verde e primaverile Oklahoma, i cui bei panorami sono valorizzati dal cinemascope della fotografia. E' un fatto insolito, perché nei film western quei luoghi vengono di solito mostrati durante il resto dell'anno, quando sono aridi e polverosi, e di essi si lamenta la siccità (L'Uomo del West).
Bella, melodica e orecchiabile. Buoni anche i testi delle canzoni.
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