Regia di Romano Scavolini vedi scheda film
Servo suo è uno dei primi lungometraggi diretti da Romano Scavolini, fratello dello sceneggiatore Sauro e cineasta dalle velleità autoriali. Purtroppo però anche questo film soffre essenzialmente delle pecche del precedente Un bianco vestito per Marialè (1972), thriller dalla scrittura disomogenea che tentava una via originale per un genere allora decisamente popolare. Questa volta Scavolini vorrebbe innovare il gangster movie (con una strizzatina d'occhio al poliziesco metropolitano, all'italiana) raccontando - con una sua sceneggiatura - la vicenda di un insospettabile sicario mafioso capace di riconoscere dal rumore dello sparo il tipo di arma e proiettile (!?); al di là di tale assurdità, la trama funziona a livello logico, ma perde di mordente (come accadeva d'altronde anche nel precedente film del regista) dopo un incipit serrato e coinvolgente, per ritrovare il proprio filo soltanto verso la conclusione. Inoltre, per essere una pellicola di questo genere, sorprende - ma è una constatazione neutra, nè positiva nè negativa - per la quasi totale mancanza di sangue e di violenza. Nel cast ci sono Chris Avram, Paola Senatore e Carla Mancini in un ruolo marginale, mentre il resto dei nomi è pressochè anonimo; Scavolini si occupa, come era di sua abitudine, anche della fotografia. Il risultato finale è un'opera con qualche ambizione tradita e una tenuta sullo schermo a ogni modo non disprezzabile. 2,5/10.
Sicilia. Un professore in difficoltà economiche viene convinto dalla mafia a diventare un suo uomo; verrà quindi mandato all'estero a fare esperienza come killer.
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