Regia di Alberto Cardone vedi scheda film
Un fotoreporter spione viene rapito da un gruppo di femministe senza scrupoli coinvolte in un grosso giro di droga. L’uomo riesce a sfuggire alle loro grinfie, ma si innamora di una di loro senza sapere chi sia veramente.
Il sessantotto, il femminismo, la droga libera sono argomenti ormai risaputi nel 1971 in cui esce questa pellicola, ma purtroppo non è questo il problema principale di Io… donna, penultima regia del ligure Alberto Cardone. Il film mescola istanze estremizzate dei figli dei fiori in una trama da spy movie in salsa erotica, risultando a tutti gli effetti più involontariamente divertente che altro: la caricatura della femminista-tipo, tanto per dire, è talmente sbracata da non lasciar neppure ipotizzare tracce di misoginia nella sceneggiatura che il regista firma a partire da un soggetto di Willy Colombini. C’è di buono che l’azione non manca e la tenuta narrativa riesce a sembrare sufficientemente compatta grazie ai frequenti cambi di ambientazione (esterni/interni; Stati Uniti/Roma), anche se nel cast non compaiono nomi particolarmente degni di nota: i ruoli principali sono affidati al già citato Colombini (Willy Colom sui titoli di testa) e a Heidi Fischer, Nancy Cardinale, Norman Jordan, David Sain e Angel De Leos. Cardone cura anche il montaggio (accreditato come Albert Cardiff, suo consueto pseudonimo), mentre la colonna sonora apprezzabilissima è di Roberto Pregadio. 2,5/10.
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