Regia di Silvio Amadio vedi scheda film
Teseo, baldanzoso principe di Atene, sbarca ad Atene per fermare il minotauro, mostro mandato da Giove per punire la popolazione locale, costretta al continuo sacrificio di vergini per placare la creatura. Solo con l'aiuto di Arianna, principessa del luogo, riesce nell'impresa.
L'unico effetto speciale di questo lavoro è... colui che cura gli effetti speciali, vale a dire un giovane alle prime esperienze sul set, ma già ben equipaggiato sia di idee che di mezzi: Carlo Rambaldi; Rambaldi costruisce uno straordinario Minotauro per questa pellicola invero a bassissimo budget, girata frettolosamente da un mestierante non eccelso quale Silvio Amadio. Il cast è adatto al contesto: nessun nome eccellente, ma tanti volti di discreto richiamo e solidissimi interpreti solitamente indicati come 'seconde linee', da Rik Battaglia a Carlo Tamberlani, da Nerio Bernardi a Paul Muller, da Alberto Lupo a Nico Pepe, con i due ruoli centrali riservati a Rosanna Schiaffino e all'ex medaglia d'oro olimpica nel decathlon Bob Mathias. Curiosa la parabola artistica di quest'ultimo, che si esaurirà pochissimi anni dopo per lasciar spazio a una carriera nella politica. Come attore, va detto, non è un granché; ma possiede ciò che più conta qui, vale a dire i muscoli possenti e lo sguardo fiero; svariate scene di danza completano una trama a tutti gli effetti lacunosa e solo lo scontro finale tra i due citati nel titolo del film concede qualche emozione al pubblico. La sceneggiatura reca le firme di Sandro Continenza e Gian Paolo Callegari, per una produzione al 100% italiana; colonna sonora di Carlo Rustichelli, passabile nella sua illustrazione retorica delle vicissitudini sullo schermo, ma non memorabile. 2,5/10.
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