Regia di J. Lee Thompson vedi scheda film
...il viaggio interminabile tra insidie e pericoli di un'ambulanza inglese diventa una parabola contro la guerra...
In Africa settentrionale durante la seconda guerra mondiale con i continui spostamenti del fronte tra inglesi e tedeschi (gli italiani non ci sono mai nel film) un’ambulanza con due ausiliarie e un capitano e un sottoufficiale devono ritirarsi verso Alessandria per sfuggire alle avanzanti truppe di Rommel.
Durante il viaggio prendono a bordo un soldato delle Nuova Zelanda e proseguono il viaggio attraverso il deserto, con i tedeschi che imperversano e campi minati, è un’odissea piena di pericoli.
Il soldato neozelandese in realtà è una spia tedesca e solo per questo sono riusciti a passare attraverso gli attacchi dei tedeschi. La spia viene tradita dal possesso di una radio con cui trasmette ad orari fissi ma lui non sa che gli inglesi lo hanno scoperto. Questi continuano a comportarsi con lui come prima. Il viaggio, i pericoli corsi insieme, la dedizione l’uno agli altri e il comportamento del tedesco che ha consentito all’ambulanza di arrivare ad Alessandria crea un legame tra questo gruppo di soldati che prescinde dalla guerra e dalle relative bandiere. Alla fine il capitano inglese avverte la polizia ma dice che il soldato tedesco è un prigioniero catturato nel deserto e che il suo comportamento ha permesso a tutti di salvarsi.
Un film dignitoso, ben recitato e svolto con realismo in un’epoca in cui non c’rano effetti speciali. Ovviamente è un film contro l’assurdità della guerra e si conclude con una stretta di mano tra l’equipaggio inglese e il tedesco.
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