Regia di Sergio Grieco vedi scheda film
Dai melodrammoni e dalle commediole di inizio anni Cinquanta ai cappa e spada e ai peplum di fine decennio e inizio del successivo, passando poi per agenti segreti in stile James Bond, spaghetti western, storielle erotiche e per finire approdando ai poliziotteschi: nella carriera quasi trentennale di Sergio Grieco è praticamente racchiuso l'intero spettro del cinema di genere italiano, con l'inevitabile costante del budget misero quando non miserrimo, le cui lacune vengono puntualmente tamponate dall'arte di arrangiarsi. Giulio Cesare contro i pirati esce nel tardo periodo delle pellicole avventurose (e non sarà neppure l'ultimo prodotto di questo tipo per Grieco) e per le ragioni appena citate non offre grandi attrattive: una trama fanta-storica, una discreta quantità di ritmo, dialoghi piatti, scene e costumi approssimativi, interpreti adeguatamente di serie B o C. Fra questi ultimi si segnalano Abbe Lane, Gordon Mitchell, Piero Lulli e, nel ruolo centrale, l'uruguayano Gustavo Rojo, che non ebbe molta fortuna nel Belpaese. Sceneggiatura di Maria Grazia Borgiotti (anche soggettista), Fabio De Agostini, Gino Mangini. 2,5/10.
Cesare, sgradito al dittatore Silla, fugge da Roma e ripara presso un sovrano del medio oriente; qui si imbarca per salvare una donna e si scontra con i pirati.
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