Regia di Serge Gainsbourg vedi scheda film
Equateur è il secondo lungometraggio del provocatore Serge Gainsbourg: uscito in Italia nel 1991 dopo la morte dell'artista, fu oggetto di maltrattamenti assurdi da parte della distribuzione in quanto furono fatte modifiche del tutto arbitrarie a scopi commerciali che sviavano il senso del film: intanto già dal titolo si voleva ammiccare alla componente erotica mettendola in primo piano, quando invece è una semplice componente tra le altre; poi venne sensibilmente ridotto l'aspetto accusatorio contro il colonialismo e il razzismo tagliando i titoli di testa e aprendo la visione con l'arrivo del protagonista accompagnato dalla famosa canzone del regista Je t'aime... moi non plus (altra componente erotica), mentre nell'originale c'è una musica di carattere africano (sempre di Gainsbourg); in seguito è abbreviato l'incontro con una ragazzina africana e alla fine viene tagliato un dialogo. Il film rende molto bene il connubio tra tensione di denuncia, ardori erotici, ipocrisie e lotte raziali, smarrimenti di dignità, oppressioni ambientali e psicologiche, perdizioni e disperazioni della mente come unica fuga dalla corruzione e dall'odio. Tratto da Colpo di luna di Georges Simenon e interpretato ottimamente da Huster e Sukowa. I clamori scandalistici sono del tutto fuori luogo, stupidi e infondati. 8
Bella, naturalmente dello stesso Gainsbourg.
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