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Giubbe rosse

Regia di Cecil B. DeMille vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Giubbe rosse

di ethan
6 stelle

'Giubbe rosse' è una stravagante commistione tra il western ed il mélo, diretto da Cecil B. De Mille, che parte, come in tante altre sue pellicole ('Cleopatra', 'Sansone e Dalila', 'I dieci comandamenti'), da fatti storici (o biblici) per virare verso storie chiaramente romanzate, dando grande risalto ai legami sentimentali dei personaggi protagonisti delle vicende.

Nello specifico il film è incentrato sui forti contrasti tra il Canada, fedele a sua maestà britannica, difeso dai Mounties o Giubbe Rosse, e i Métis (discendenti di nativi e franco-canadesi, scozzesi e inglesi) alleati ai Cree e il conflitto che nacque tra essi, ma ben presto la sceneggiatura, scritta tra gli altri da Alan LeMay (autore del romanzo 'The searchers', alla base di 'Sentieri selvaggi'), pur partendo da elementi veritieri, come fatti, luoghi e persone coinvolte, svolta verso una componente melodrammatica che prende troppo il sopravvento sul resto, puntando l'attenzione sulle due accoppiate che nascono nell'arco narrativo: Gary Cooper, un ranger del Texas tutto d'un pezzo inviato in Canada per catturare uno dei capi della Rivolta, Corbeau (George Bancroft) e Madeleine Carroll, che interpreta April, sorella di Ronnie (Robert Preston), un Mountie che si credeva traditore ma che, in realtà, è stato ingannato e irretito dalla donna che ama, Louvette (Paulette Goddard), sorella di Corbeau.

La storia finisce inevitabilmente per ruotare attorno alle dinamiche createsi tra tali individui, tralasciando così lo sfondo storico: ne sorge quindi un film diseguale con parti dal ritmo spedito, tutte le scene d'azione, come sempre ben costruite, alternate ad altre dove lo stesso langue, coincidente con gli intermezzi sentimentali, arricchito da un notevole uso del colore, grazie alla fotografia di W. Howard Greene e Victor Milner, che dà gran risalto specialmente al rosso delle uniformi della Polizia a Cavallo, quelle più variopinte dei Métis e degli indiani nonché ai lussureggianti paesaggi sullo sfondo, (location in California), 'rovinati' dal ricorso in più di una sequenza a dei fondali smaccatamente visibili da un occhio 'allenato', e interpretato da un cast di tutto rispetto, dove brillano di più gli azzeccati personaggi secondari, meglio scritti, che i protagonisti stessi, non certo per loro colpe: il cattivo Corbeau delineato in maniera diabolica da George Bancroft, il duo dai contorni da commedia Akim Tamiroff e Lynne Overman, nei panni di un meticcio e uno scozzese che nel corso del film 'giocano' a spararsi l'un l'altro mirando ai propri indumenti, gioco interrottosi tragicamente, ed il capo della Rivolta Louis Riel impersonato dal caratterista Francis McDonald nonché il 'fintissimo' ma saggio capo dei Cree Big Bear di Walter Hampden.

Paulette Goddard interpreta Louvette, che in italiano venne tradotto (ahimè) con il termine Lupetta!!!

Nel 1978 il film è stato ingenerosamente inserito da tre critici tra i 50 peggiori film di tutti i tempi: tale testo, viste alcune illustri presenze ( scorrendo la lista si trovano 'Voglio la testa di Garcia', 'Ivan il terribile', 'La taverna della Giamaica','L'anno scorso a Marienbad', 'Zabriskie Point'), mi pare poco attendibile e 'Giubbe rosse', pur con i suoi evidenti difetti, merita almeno una parziale rivalutazione.

Voto: 6,5.

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