Regia di Vsevolod I. Pudovkin vedi scheda film
Come La corazzata Potemkin dell’anno prima, anche questo film è ambientato durante la mancata rivoluzione del 1905, letta come prefigurazione di quella riuscita del 1917: una donna anziana che ha già perso il marito, temendo che il figlio si metta nei guai, rivela alla polizia il luogo dove il giovane ha nascosto armi. Quando se lo vede arrestare e poi morire durante una tentata evasione, prende coscienza del suo errore e va incontro alla cavalleria zarista imbracciando la bandiera rossa al suono della Marsigliese. Come opera di propaganda, funziona: illustra benissimo il mutamento che si verifica in una persona comune, abituata a un’ottica di sottomissione (al marito, al potere politico), che acquista consapevolezza del proprio stato e sviluppa uno spirito di rivolta. Anche dal punto di vista cinematografico, sebbene sia ormai lontano dalla sensibilità moderna, conserva una forza espressiva notevole.
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