Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Perla conclusiva di Leone del genere western, ma come nei precedenti a Leone vanno stretti i confini del genere e mescola azione, critica sociale e profonda riflessione della condizione umana dove il tempo in questa trilogia (elemento comune negli altri 2 film C'era una volta il West e C'era una volta in America) è il protagonista silenzioso.
Come già avvenuto per Il buono, il brutto e il cattivo, viene utilizzato il contesto western per approfondire altri temi. Questo genera delle riflessioni che possono basarsi sulla società o sull'esplorazione dei protagonisti. Il tempo come anticipato nel commento, è il silenzioso protagonista di tutta la trilogia omonima, perchè i flashback aiutano a comprendere i conflitti interiori dei personaggi ed essendo tematiche universali oltre a creare un'intensità emotiva che arricchisce la narrazione permette al pubblico di empatizzare con le loro esperienze.
La colonna sonora di Morricone sempre perfetta nell'accompagne le scene, oltre al consueto stile di Leone che abbiamo già visto negli altri film come le ampie inquadrature del deserto che enfatizzano nel loro viaggio la solitudine e la desolazione che li accompagna, il focus sulle espressioni facciali dei protagonisti che enfatizzano i momenti di confronto, di conflitto, l'alternanza di momenti lenti a sequenze frenetiche.
I protagonisti sono 2 anti-eroi che attraversano il Messico in piena rivoluzione, il film presenta degli elementi anacronistici e delle inesattezze storiche. Il personaggio Juan Miranda (Rod Steiger) ha un'analogia con Tuco del Il buono il brutto e il cattivo, entrambi avidi e spinti dalla brama di arricchirsi, l'umorismo e la tragedia fanno parte del loro viaggio, dove per Juan la sopravvivenza diventerà prioritaria rispetto alla ricchezza.
Ho visto l'intera filmografia di Leone in pochi giorni, per me non è stato solamente vedere dei bellissimi film, ma un viaggio emotivo.
Consiglio la visione di Giù la testa e magari di vedere in ordine cronologico tutti i suoi film.
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