Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Giù la testa è il penultimo film di Sergio Leone ed è sicuramente il meno apprezzato da critica e pubblico, e probabilmente a ragione.
Ma la motivazione non sta nel film stesso, ma piuttosto nella filmografia praticamente perfetta del grande regista romano.
Questo film, infatti, ha qualche sbavatura soprattutto nel montaggio, cosa che lo stesso Sergio Leone aveva in qualche modo evidenziato, riprendendo in mano il film, tagliando alcune scene e risistemandone altre, poi forse non ha la maestosità delle altre pellicole.
Però è un film stupendo, per la grande prova dei due protagonisti principali, James Coburn e Rod Steiger: ogni movimento degli occhi, ogni parola, ogni passo è studiato e preparato magistralmente dai due colossi del cinema.
La storia che, rispetto alle altre pellicole western è ambientata in Messico durante la rivoluzione di inizio 900, gode della particolarità delle scene che talora sono ampie come un immenso deserto e talvolta piccole come il sedile di un treno, ma pur sempre ricche di particolari e di significati.
Poi, ovviamente abbiamo le splendide musiche di Ennio Morricone, che ci accompagnano durante tutto il viaggio e che con grande maestria sottolineano i momenti passati di Sean Mallory (James Coburn).
È un film che mette assieme le battaglie e la poesia con alcuni momenti anche di ilarità.
Si, è vero, il film in certi momenti è macchinoso e fatica a raccontare con un certo ordine la storia, ma non puoi non volergli bene e, appena finito di vedere, aver voglia di ricominciarlo.
È chiaro che Giù la testa va direttamente tra i capolavori del cinema.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta