Regia di Sergio Leone vedi scheda film
IL capolavoro di Sergio Leone. Pensiero sintesi, dell'Autore -come egli dichiarò durante un intervista fattagli in RAI nel 1987- su tema, epocale, de La Rivoluzione. A suo tempo, dopo due mesi di programmazione al cinema Barberini di Roma, l'opera sparì improvvisamente dalla circolazione e in Italia riapparve, in TV, soltanto molto più tardi.
Il miglior film sulla grande rivoluzione messicana. A tratti con ironia estrosa e accativante, Leone pennella la sua "fabula" di storia nazionale, nel richiamo ad "esemplari" quadri d'ambiente e di sollecite memorie personali:elementi di nostalgia in affioro dal personaggio di Shean (nell'asciutta interpretazione di Coburn), di risentimento nel salvatico linguaggio di Juan, protagonisti coinvolti nel ciclo di una trasformazione sociale che diviene -in sostanza, il riscatto promesso- formazione spirituale di loro stessi. In apice d'arte, la straordinaria interpretazione di Rod Steiger, qui Juan Miranda d'acchito ingenuo campesino arruffone e violentemente arraffone, il quale, nel disordine dei primordi della rivoluzione, si propone di svaligiare il Banco di Mesa Verde; ma che, invece, incalzato da eventi che gli sollecitano sempre più vigile attenzione, destina, tappa dopo tappa, i propri sguardi e il proprio cuore a un campo ulteriore di valori che, eluso il brutale suo edonismo naturale, darà senso e orizzonte di fraternità, come annunzia il maestoso tragico finale aperto dell'opera, alla propria consapevole evoluzione.
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