Regia di Steno vedi scheda film
Due amici cercano invano di sfondare nello spettacolo; inscenano perciò l'omicidio di una terza amica, nella loro stessa frustrante situazione, di modo da ottenere un improvviso risalto mediatico. Lo ottengono, ma nonostante svelino il finto omicidio, qualcuno ne approfitta per appioppare loro anche la responsabilità di un altro assassinio, questa volta vero.
Settima delle sette pellicole in tre anni girate dalla coppia Noschese-Montesano, che proseguì imperterrita nel triennio nonostante la sconfortante scia di disfatte al botteghino; la questione di tale clamoroso insuccesso non è semplice da spiegare, ma probabilmente può essere di qualche aiuto considerare la diversità dei personaggi (Montesano comico da cabaret, Noschese da avanspettacolo o da varietà), nonchè lo scarso affiatamento in scena fra i due, che fondamentalmente sono entrambi 'augusti', clown pasticcioni: manca il 'bianco' capace di far risaltare, con la sua presunta serietà, la comicità dell'altro. Steno presta il suo mestiere (e una sceneggiatura da lui scritta insieme a Raimondo Vianello e Giulio Scarnicci) all'opera, confezionandola a dovere, quantomeno nei limiti delle possibilità di una commediola ridanciana con trama esile e gag piuttosto stereotipate quale questa è. A fianco del duo di protagonisti scorre una lunga lista di ottimi caratteristi, da Nello Pazzafini a Isabella Biagini, da Francesco Mulè a Daniele Vargas, da Umberto Raho a Luca Sportelli e Maria Baxa, con particina di contorno riservata anche a Lino Banfi. Musiche dei fratelli De Angelis non esattamente fra le loro più memorabili. 3,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta