Un giorno Uguccione viene scambiato per C6, pericoloso agente rivoluzionario, e immediatamente trasferito nel Parazuela. Qui si mette al comando delle truppe insurrezioniste.
Note
Alberto Albertazzi, nel 1951, criticò la scarsa originalità delle trovate comiche e definì «scarso, o almeno irrilevante» l'apporto dato da Rascel.
Rascel non è Totò, però, considerando che siamo appena nel 1950, la parodia delle "revolucciones" sudamericane non è malaccio ed ha qualche momento divertente di umorismo surreale. Molto bella, all'epoca, la Pampanini.
Nello stesso anno in cui usciva questo Io sono il capataz, Simonelli dava alla luce altre due pellicole: La paura fa 90 e Auguri e figli maschi, già dai titoli ancora meno intriganti di quest'opera coeva. Si trattava della serie B del cinema italiano, riconosciuta come tale già all'epoca: produzioni di budget minore con un nome di richiamo (qui chiaramente è quello di… leggi tutto
Nello stesso anno in cui usciva questo Io sono il capataz, Simonelli dava alla luce altre due pellicole: La paura fa 90 e Auguri e figli maschi, già dai titoli ancora meno intriganti di quest'opera coeva. Si trattava della serie B del cinema italiano, riconosciuta come tale già all'epoca: produzioni di budget minore con un nome di richiamo (qui chiaramente è quello di…
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Commenti (1) vedi tutti
Rascel non è Totò, però, considerando che siamo appena nel 1950, la parodia delle "revolucciones" sudamericane non è malaccio ed ha qualche momento divertente di umorismo surreale. Molto bella, all'epoca, la Pampanini.
commento di sasso67