Regia di Robert Greenwald vedi scheda film
Un altro bel documentario americano, questa volta di denuncia delle televisioni di Rupert Murdoch e in particolare sul canale Fox News, completamente asservito, se non in rapporto organico, con la destra americana più conservatrice e retriva, quella di Bush jr. (del quale influenzò pesantemente la prima elezione, quella del pasticcio in Florida, ad urne ancora aperte), Cheney e Condoleezza Rice, quella, in sostanza, che governa il mondo. E il peggio è che, al contrario del teatrino fediano su Retequattro, questo si spaccia per un giornalismo onesto ed equidistante. In realtà le persone che parlano durante il documentario - quasi tutti ex dipendenti o collaboratori di Fox News - affermano che quello del canale di Murdoch non ha niente a che vedere con il giornalismo. Anzi, per come lo descrivono, sembra una resipiscenza delle veline del ventennio fascista.
Imperdibile la sequenza che riporta la puntata nella quale Bill O'Reilly, anchorman di Fox News, ospitò il giovane figlio di una vittima degli attentati dell'11 settembre 2001, il quale aveva firmato un appello contro la guerra in Iraq. La parola più usata dal "giornalista" (rispetto al quale Giuliano Ferrara è un esempio di moderazione ed equilibrio)? "Shut up!", cioè "taci!". Un documento assolutamente da vedere.
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