Regia di Louis Nero vedi scheda film
Mi dispiace leggere critiche favorevoli su questo film da parte di critici "autorevoli", perchè mettono in luce la più bieca funzione che la critica ha assunto da quando esiste e cioè portare alla ribalta opere come Hans che di buono hanno nulla. In realtà dopo la prima mezz'ora ho provato ad evitare giudizi affrettati per non rischiare di creare una premessa di rifiuto al resto del film,così a prescindere dall'aspetto tecnico-registico(pessimo), ho provato ad intuire quale fosse l'idea di fondo di tutta l'operazione...ragazzi!non esiste!E' questo il problema reale del film,il regista affronta temi come la pazzia,il razzismo e altro,in maniera del tutto banale e imbarazzante.Affermare ancora il sottile confine tra la cosiddetta pazzia e la "normalità" ,nel 2005 e in questi termini, c'è da rimanere sconvolti,provate a leggere "Reparto n.6" di Checov (racconto di fine 800).
Ah!L'uso del dolly in maniera indiscriminata e insensata,sovrapposizioni di immagini da pseudo-sperimentalismo non significa fare "una storia del linguaggio cinematografico" significa non avere la consapevolezza di cosa sia la grammatica cinematografica(da sconvolgere, al limite, dopo averla appresa).Che mezza sega quel Godard!
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