Budapest: Köves, 15 anni, vede la sua vita cambiare con l'avvento del nazismo. La popolazione ebrea inizia a essere discriminata, le persone che prima erano vicine alla sua famiglia, prendono le distanze... E poi iniziano le deportazioni ad Auschwitz, Buchenwald e Zeitz...
Note
Nella successione degli episodi di quotidianità nel campo di concentramento, che ormai sono stilemi di un genere a parte, spicca un'immagine, ricercata forse, ma simbolica: all'aperto e al freddo del lager, i corpi scheletriti dei resistenti vacillano, si piegano, barcollano, ma non accettano di crollare. Sintesi di una resistenza universale, ribadisce una dignità umana che prescinde dalla storicità dell'Olocausto. Oltre al dovere della memoria, si racconta il naturale distacco di chi ritorna, e la capacità di godere del raggio di sole che cade dove ogni Dio è morto. Davanti alla quale, forse, vale la pena non di accantonare, ma di riconsiderare le discussioni estetiche.
Ho letto da più parti che il difetto di questo film è una messa in scena troppo estetica,e ciò non sarebbe conforme per un delicato argomento come quello dell'olocausto.
Il regista viene ricordato in quanto direttore della fotografia di 2 film di Tornatore,Malena e La leggenda del pianista sull'oceano(non so fino a che punto possa essere una credenziale).
Invece questo… leggi tutto
Qual'è il primo ricordo che avete di Ennio Morricone?
Credo che tutti quelli che conoscono Morricone si ricordano la prima volta in cui hanno scoperto uno dei componimenti del maestro. Io ricordo il giorno in…
Carissimi coutenti, mi sento in dovere di ringraziarvi tutti per l’inaspettata adesione a quella che normalmente si dovrebbe definire recensione ma che, nel caso specifico, sarebbe più opportuno ritenere…
Firmatario del patto tripartito il 20 Novembre 1940, il Regno di Ungheria è ormai orientato verso un modello di governo simile alla Germania Nazista: partono così le leggi antisemite, per concludersi con i rastrellamenti ebrei; deportati in massa verso i campi di sterminio. Imre Kertész è tra coloro che vivranno questa terribile esperienza. Ne editerà un…
Non capisco per quale motivo i film che trattano l'olocausto debbano tutti essere considerati capolavori a prescindere, un esempio concreto è "La vita è bella" addirittura premiato con un Oscar malgrado la recitazione macchiettistica di Benigni e la non recitazione di Nicoletta Braschi. Pur non considerarlo un capolavoro, come la maggior parte delle…
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Commenti (5) vedi tutti
Bel film, intenso, drammatico, coinvolgente. Non mi è piaciuto solo il finale. Voto 7,5
commento di Falco00La scissione dell'atomo non c'era ancora, ma quella dell'uomo e della sua umanità si. Bel film, triste storia. 8,5
commento di BradyBellissima ricostruzione di olocausto meglio del bambino col pigiama a righe
commento di claudio1959Su questa tematica ho visto film migliori.
commento di wang yu6,5/10
commento di alex77