Regia di Augusto Genina vedi scheda film
Aspetti sociologici di un'Italia dei tempi andati.
Dopo un crollo di una palazzina con centinaia di ragazze assiepate sulle scale a un concorso per dattilografe ,tre di loro Renata (Amanda),Gianna (Rossi Drago) e Anna Maria (Lualdi) si raccontano nel letto di ospedale le loro esperienze amorose,perlopiu' fallimentari.Una sorta di seguito morale di "Roma Ore 11" di De Santis ,in realta' il regista Genina gira un'opera dall'impronta tesa e forte con situazioni anche crudeli e violente dove in tutti gli episodi emergono le figure maschili prive di qualsiasi sensibilita' ,predominanti in modo assoluto sulla componente femminile.
Comunque il regista sfida apertamente la censura trattando temi come la violenza sessuale,l'impotenza e la dipendenza dalla
droga .Sicuramente un melodramma che lascia ancora oggi il segno ,nonostante un finale un po' posticcio.
Le firme di Maccari,Patti e Brancati aiutano il regista nella sceneggiatura.
Sicuramente da recuperare.
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