Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
Pur di avere una licenza di 10 giorni per ritardare la partenza per il fronte, Antonio (Mastroianni), un elettricista settentrionale, si sposa con Giovanna (Loren), napoletana appena conosciuta. Il colpo di filmine induce i due ad architettare una messinscena per evitare ad Antonio la partenza per la Russia, su uno dei tanti fronti della seconda guerra mondiale. La commedia fallisce, Antonio parte e non dà più notizie di sé. Non rassegnata, Giovanna va a cercarlo sette anni dopo la fine della guerra: Antonio ormai ha una figlia e una moglie, la donna che gli ha salvato la vita quando, sfinito, era crollato sulla neve durante una delle tanta marce a cui i militari erano costretti. Tornata indietro delusa e rassegnata, tempo dopo Giovanna viene raggiunta da Antonio a Milano: ma ormai per i due è troppo tardi.
Da un soggetto di Tonino Guerra e Cesare Zavattini, De Sica cuce addosso alla coppia Loren-Mastroianni - diretta per la terza volta dopo Ieri, oggi, domani e Matrimonio all'italiana - un film che parte come una commedia e si chiude come il più classico dei melò. La regia è svogliata, la fotografia di Rotunno acerba, gli intenti commerciali palesi ma il plot nel complesso funziona, i riferimenti al dramma della guerra sono vividi e toccanti e i due protagonisti riescono a conferire ai loro personaggi la giusta intensità.
David di Donatello 1970 per migliore attrice a Sophia Loren.
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