Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Le tre stelle di Munich sono tutte dovute a motivi "tecnici". Il film in effetti non è "brutto" anzi in alcuni momenti è pure coinvolgente. Salvo la fotografia: spesso livida e volutamente sgranata (tipica delle spy stories anni '70) a cui fanno da contrappunto la luce e i toni sull'azzurro delle ambientazioni in Israele (e parzialmente in US). Di difetti però ce ne sono veramente un po' troppi! Troppo lungo, troppo sfilacciato e confuso (la gita nella campagna francese per fare un esempio). Poco realistico (che il Mossad, miglior intelligence al mondo, affidino la missione a dei quasi sprovveduti francamente sempra piuttosto difficile a credersi). Ma ci sono ragioni più gravi che mi hanno non poco irritata durante la visione di Munich (in italiano, non in lingua originale - capitolo a parte fa il doppiaggio). Munich è un film politico e pertanto non può che essere giudicato secondo parametri politici. E politicamente è un film poco coraggioso, direi ruffiano. Il dialogo notturno tra Avner ed il capo del commando palestinese è veramente stucchevole e pieno di luoghi comuni. Sulla stessa lunghezza d'onda il finale. L' amico ebreo Stephen, ebreo americano intendiamoci, non vuole sporcarsi le mani. Meglio far fare il lavoro schifoso ad altri, lasciare altri in trincea. Dall'alto del pulpito la predica è: la violenza genera altra violenza / la violenza in quanto tale è sempre male a prescindere dalle motivazioni / e varie ed eventuali. Proprio una delusione, soprattutto da Spielberg che per storia personale/familiare più di tutti avrebbe potuto e dovuto trattare la materia in maniera diversa, magari meno "politically correct" ma più sincera. Pacifismo consolatorio
A seguito attacco terroristico palestinese, con assalto villaggio olimpico a Monaco, sequestro ed uccisione della delegazione israeliana, il governo di Tel Aviv presieduto da Golda Meir decide di creare un commando esterno al Mossad (ma da questo "controllato") per eliminare i capi (militari, politici ed ideologi) di "Settembre Nero" la cellula terroristica responsabile del massacro. La caccia sarà spietata, ma non senza conseguenze (fisiche e morali) anche tra i cacciatori
Salvo l'uso di alcune hits anni Settanta (sempre bello riascoltarle). Per il resto abbastanza anonima se non per il commento musicale su alcuni momenti di guerriglia che mi sono sembrati appunto ruffiani al punto giusto.
Ovviamente - presupposti sbagliati, morale finale anche peggio (ma mi sono già prolungata)
Qualcuno più afferrato di me tecnicamente può spiegarmi il doppiaggio? Atroce. Io me lo sono spiegato come segue: se Avner è cresciuto in Germania allora parlerà l'ebraico (perchè tra di loro il commando israeliano parla in ebraico penso!) con un accento tedesco. E così gli altri, che sono tutti ebrei della diaspora e non sabra (ma nella scena sul fantastico lungo mare di Tel Aviv Avner non rivendica il suo essere sabra?). Ma allora come spiegare il doppiaggio degli altri personaggi, sempre comunque fuori centro? Mi piacerebbe vedere il film in lingua originale, forse alcuni misteri si svelerebbero
Tecnicamente discreta (anche se il film è veramente troppo lungo e sfilacciato) ma la superficialità imperversa. Come già detto, pacifismo consolatorio.
Una curiosità mia personale - ho riconosciuto alcune locations a Malta!
Forse perchè le mie aspettative erano molto basse non mi è dispiaciuto. L'impegno è evidente.
Non sono una sua fan ma in questo film la sua fisicità si adatta al personaggio.
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