Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Polpettone di biblica consistenza (quasi tre ore di film) che non muove alcuna opinione propria, se non quella banale e vagamente qualunquista del 'non facciamoci male', dell'ingiustizia di ogni vendetta personale. Non che sia poco. Ma, intendiamoci, bastava molto meno per fare altrettanto: oppure, semplicemente, se ne poteva ricavare una ricostruzione storica con un approccio documentaristico e quindi maggiormente credibile. Così il risultato è soltanto un mattone romanzesco di guerriglia fra parti, sollevato saltuariamente da qualche briciolo di introspezione nel personaggio di Anver. Fra l'altro, doppiato con incredibile approssimazione nella versione italiana.
L'attentato palestinese al villaggio olimpico di Monaco (settembre '72, 11 atleti israeliani uccisi) è l'occasione per gettare benzina sul fuoco dell'annosa faida mediorientale. A capo del miniplotone israeliano destinato ad eliminare gli attentatori di Monaco c'è Avner, sempre meno convinto dell'operazione a mano a mano che questa procede.
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