Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Incluso nella cinquina dei candidati all'Oscar per il miglior film(cinque nominations in tutto)in un'edizione non particolarmente sfavillante,"Munich" non è piaciuto moltissimo al grande pubblico americano,e ha suscitato,come era ampiamente previsto,polemiche presso la stampa e l'opinione pubblica ebraica:tanto per spiegarsi subito,questo è un thriller d'azione bello,dai ritmi molto confacenti al genere "spy-story" anni settanta,che attinge molto dal mondo impietoso di John Le Carrè,più che un dramma sull'annoso problema israeliano-palestinese.E'il racconto,romanzato e ricco di tensioni,della vendetta di stato effettuata dopo il tragico assalto al villaggio olimpico degli atleti israeliani a Monaco 72:da parte di Steven Spielberg,è un'opera coraggiosamente obbiettiva circa la sensatezza o meno di un conflitto che sembra ,soprattutto quando è sul punto di una svolta più pacifica,vedi l'omicidio di Rabin,l'ictus di Sharon e la recente vittoria di Hamas alle elezioni palestinesi,sempre più complicato da risolvere,quasi a confermare un'inestinguibile lotta all'ultimo sangue.Cinematograficamente parlando,sono esemplari,per tenuta di suspence e forza di regia almeno un paio delle "trappole" messe a punto dal commando capitanato da Eric Bana:e ,su un piano di riflessione,la cosa più inquietante è l'ipocrisia manifesta del personaggio della madre dello stesso agente protagonista,fiera e solidale verso una logica adunca di nazionalismo espansionista,che si perita però di non sapere come venga mantenuto lo status quo.Nel gruppo di attori,fanno buona figura un pò tutti,con un appunto per il doppiaggio un pò monocorde di Eric Bana da parte di Claudio Santamaria.
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