Regia di Joe Wright vedi scheda film
Una ragazza capisce finalmente se stessa, dopo tanta confusione interiore.
*** CONTIENE ANTICIPAZIONI *** E' un adattamento dignitoso, ma pure senza troppo impegno creativo, del famoso romanzo di Jane Austen. Intendo dire che forse ci voleva un po' più di fantasia e di polso nella regia e nella conduzione generale. Solo in un caso ho visto un guizzo di creatività, cioè quando si vede il lungo carrello all'indietro tra gli ospiti del ricevimento.
Precisato questo, è un film che non delude, e credo che mantenga lo spirito del romanzo e della scrittrice. Alla fine si ha proprio la sensazione che la protagonista sia giunta alla chiarezza interiore: il guazzabuglio del suo cuore è scemato, e finalmente dentro di lei ha preso forma la verità. Il che è anche il senso dell'opera letteraria.
Un altro punto a favore del film è che viene rappresentata la psicologia della protagonista così come la volle l'autrice: una ragazza innamorata, ma che dissimula il sentimento che prova in mille modi, per far credere agli altri e a se stessa di non essere innamorata. Poi ci sono l'orgoglio e il pregiudizio del titolo.... Con ciò inganna il giovane che ama, e pure se stessa. Davvero Jane Austin aveva una notevole conoscenza dell'animo femminile, ed evidentemente possedeva anche l'ancora più rara dote dell'autoironia.
Cinema letterario e “standard”, ma non patinato o borioso.
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