Regia di Joe Wright vedi scheda film
Orgoglio e pregiudizio (versione Jane Austen, 1813) è un romanzo, spesso tagliente e acido, sulle classi, sulla loro insormontabilità e sull’intelligenza femminile e il conformismo maschile. Orgoglio e pregiudizio (versione Leonard, 1940) è un film sul masochismo femminile (Greer Garson) e sull’altezzoso disimpegno maschile (Laurence Olivier). Matrimoni e pregiudizi (versione Chadha, 2004) è un film su Bollywood e Hollywood (più un po’ di snobismo razziale). La leggendaria versione Bbc del 1995 è il trionfo del bel tenebroso Colin Firth-Darcy per sempre. Questo Orgoglio e pregiudizio, diretto da Joe Wright, pare la versione Un posto al sole (la soap, non il film di Stevens): molto chiacchierato, tra un interno e l’altro, con personaggi che ostentano freddezza e superiorità sociale e altri che si affannano a fare gaffe e chiedere scusa; quel tanto che basta di scheletri negli armadi e rivendicazioni femminili; qualche vera carogna e qualche vera sventata; e soprattutto tutte facce un po’ scipite, eroi di tutti i giorni, compresi l’imperscrutabile Matthew Macfayden (Darcy, con l’acne) e la volitiva Keira Knightley (Lizzie) che scimmiotta la Jo di Winona Ryder in Piccole donne. Il film è piatto, piuttosto supponente (Wright ci dà dentro con i carrelli, forse per rianimarlo), conformista e distratto (Judi Dench con un’improbabile abbronzatura). Molto sponsorizzato in patria (l’Inghilterra), chissà come è arrivato fino alle nomination.
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