Regia di Edouard Molinaro vedi scheda film
Che risate ragazzi! Era un pezzo che non ridevo così, cioè fino alle lacrime. E dire che dopo i primi minuti volevo spegnere perché lo ritenevo un po' stracco, e forse lo era. Ma ho continuato, e che divertimento. Subito dopo il film prende quota e ci si trova in un reticolo di inganni, scambi di persona, scambi di valigia, colpi di scena dove tutti perseguono fini diversi. Le cose però andranno nell'unico verso giusto. Molinaro non è un maestro del cinema, ma qui, con l'aiuto di un'ottima sceneggiatura e di una trama molto ben costruita, ci regala un'ora e mezza scarsa di risate a getto continuo, con un De Funès che offre tutto il suo repertorio di smorfie e mosse esagitate. Anzi, il film funziona anche perché al bravo attore fu dato un copione degno di questo nome, e non un canovaccio vago e pasticciato come altrove. L'idea delle tre valigie che continuano a scambiarsi contro i piani di tutti è proprio geniale, come pure si ride ogni volta di più, fino a cadere dalla sedia, quando viene estratto dalla valigia sempre il reggiseno della cameriera. Il protagonista lavora anche qui con quell'attrice (come si chiama?) che spesso faceva sua moglie. Finale scoppiettante, come nelle comiche di una volta. Perché non si può anche oggi divertirsi con film innocenti, ben costruiti, non volgari, ben interpretati? E perché trasmetterli sempre in orari in cui non li guarda nessuno?
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