Regia di Jacques Besnard vedi scheda film
Esile e stralunata commediola allestita dall'esordiente Jacques Besnard per la comicità collerica ed ipercinetica di Louis De Funés (entrambi anche autori dello script, coadiuvati dall'esperto Jean Halain): il tentativo di fondere commedia giallo-rosa e farsa con arguzia e adeguato spasso, però, si rivela flebile e decisamente irrisolto, specie se confrontato con altre coeve performance del comico francese (Tre uomini in fuga, ad esempio). Qui De Funés veste i panni di Septime, dispotico gestore di un ristorante di lusso parigino, alle prese con le drammatiche (e strampalate) conseguenze della visita di un premier sudamericano nel suo locale: la vicenda, dopo un inizio quasi esilarante, tra gag più o meno scoppiettanti e qualche pungente sferzata satirica, annega presto in una sequela di prevedibili e deliranti sviluppi spionistici che finiscono per smorzare il divertimento ed appesantire il brio della narrazione. Restano qualche simpatico duetto tra De Funés e Bernard Blier e l'efficace commento musicale del veterano Jean Marion (qui alla sua penultima colonna sonora).
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