Regia di Jean Girault vedi scheda film
La prima volta del gendarme a Saint Tropez; vorrebbe essere un serio e rigido tutore della legge, ma viene coinvolto suo malgrado in pasticci ed equivoci di ogni tipo.
Divertente questo film di De Funes, di un divertimento che cresce lentamente nel corso della pellicola. I numeri che riescono meglio sono proprio quelli basati sulla mimica dell'attore, anche se (o forse proprio per questo) si cimenta in una comicità per certi aspetti ingenua. De Funes però sapeva infondere umorismo a certe scenette come pochi altri. In particolare, quando si intrufola al ricevimento e deve poi nascondersi dai suoi colleghi che appaiono improvvisamente, si ride di gusto. I numeri che funzionano meno sono quellio costruiti con il cervello, e poco affidati sugli attori, come quello dei nudisti.
Jean Girault non è un gran regista, ma gli va dato atto di aver scoperto una formula vincente, una comicità originale e adatta alle doti del protagonista. Già il fatto di saper scherzare con tutti senza offendere nessuno è un equilibrio non così facile da raggiungere: si pensi allo stesso corpo dei gendarmi francesi, che non ha motivo di offendersi vedendo questo film; anche la suora, vivace e imbranata guidatrice, è solo simpatica e non irriverente.
Va anche detto che il personaggio del gendarme è tra i più riusciti del Totò francese; infatti fu reiterato più volte in svariati film. Questa stessa pellicola, poi, fu la prima di alcune (mi pare tre) che seguirono con gli stessi personaggi e ambientazione. Mentre però altri film di De Funes sono mostrati fino alla consunzione dalle nostre Rete 4 e Iris, questo non si vede mai, ma proprio mai. Probabilmente è a causa del prologo in bianco e nero, che spaventa i programmatori.
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