Regia di Alberto Negrin vedi scheda film
Nell’ottobre del 1985 la nave italiana da crociera Achille Lauro subisce l’assalto di un gruppo di terroristi palestinesi. Seguiranno giorni di tensione e terrore, con un passeggero morto e una profonda crisi politica internazionale da risolvere.
Doppia durata e doppia destinazione: Il viaggio del terrore è una coproduzione internazionale targata Rai per la parte italiana, finalizzata sia alla proiezione sul grande schermo, in versione ridotta naturalmente, che a quella sul piccolo, estesa a quasi tre ore totali. Dietro la macchina da presa c’è il fidato Alberto Negrin, già da un paio di decenni regista di lavori televisivi spesso non privi di valore etico e ‘civile’. Qui, con una sceneggiatura scritta dallo stesso Negrin e da Sergio Donati, si rievocano gli affannosi e tragici giorni del dirottamento dell’Achille Lauro, nell’ottobre 1985, che portarono fra le altre cose a una crisi fra Italia e Stati Uniti mai vista prima; il risultato è assai buono se si considera che da quei fatti non erano passati neppure quattro anni. Il cast è di adeguata rilevanza, con interpreti pescati fra le varie nazionalità che compongono la coproduzione: fra gli italiani spiccano senz’altro Renzo Montagnani e Gabriele Ferzetti, al cui fianco compaiono Burt Lancaster, Eva Marie Saint, Dominique Sanda, Brian Bloom, Jochen Horst, Robert Culp e Rebecca Schaeffer, assassinata da uno squilibrato sedicente fan poco dopo le riprese di questo film, dedicato proprio alla memoria dell’attrice. Nella versione per la tv il ritmo è per forza di cose rallentato, ma comunque la storia rimane apprezzabilmente ricostruita; Negrin proseguirà la sua carriera girando, da Fenoglio, Una questione privata (1993). 5/10.
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