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Crema, cioccolato e pa...prika

Regia di Michele Massimo Tarantini vedi scheda film

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La recensione su Crema, cioccolato e pa...prika

di undying
5 stelle

Uno degli ultimi, divertenti, esemplari della commedia sexy all'italiana, scritto e diretto - con buon senso del ritmo - da uno dei maestri del genere: Michele Massimo Tarantini. Montagnani, al solito ineccepibile nei panni del burrascoso protagonista, è affiancato da esemplari bellezze femminili e caratteristi esilaranti.

 

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Palermo. Il dott. Osvaldo Bonifazi (Renzo Montagnani), supportato dal nipote Michele (Giuseppe Greco) [1] e dal factotum Ossobuco (Ciccio Ingrassia), dirige la clinica medica "Villa alle Zagare". Sposato con la ricca Eleonora (Barbara Bouchet), Bonifazi sfrutta la fabbrica Salus - di proprietà della moglie e destinata alla distribuzione di pomodori in scatola -, per effettuare un certo tipo di "trasfusione", riciclando denaro destinato ad essere inviato all'estero, nascosto in barattoli. Osvaldo riesce a convincere un influente politico, l'onorevole Mazzetta (Giorgio Bracardi), a far assumere nella clinica la graziosa dietologa Moretti (Silvia Dionisio), con l'intenzione di corteggiarla. Ben presto, a Villa Zagare, succede un pò di tutto: Mazzetta diventa l'amante di Eleonora, Michele s'innamora della dietologa, mentre la giornalista Donatella (Hélène Ronée) indaga alla ricerca di prove sul traffico di valuta tenuto da Bonifazi.

 

"Sono il più nero pessimista che esista! Ma proprio perché sono pessimista e cosciente di essere relativo, questo breve salto nell'al di qua me lo voglio godere il più possibile."

(Renzo Montagnani) [2]

 

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Crema, cioccolata e pa... prika: Giorgio Bracardi, Silvia Dionisio e Renzo Montagnani 

 

Tardivo esemplare di commedia sexy girato ormai sulla via del tramonto del genere, scritto in parte dallo stesso regista, Michele Massimo Tarantini, nome inevitabilmente associato al filone per aver diretto svariati titoli diventati di culto, tra i quali ricordiamo la celebre trilogia de "La poliziotta" con Edwige Fenech. La sceneggiatura, piuttosto elaborata e per nulla banale, è opera congiunta tra Tarantini e il raffinato Giorgio Mariuzzo (in quello stesso periodo collaboratore del Fulci più ispirato, all'opera su L'aldilà e Quella Villa accanto al cimitero). Tarantini, con già all'attivo ben 18 pellicole (tra le quali lo sconosciuto musical, di tutt'altro tipo e assolutamente da recuperare, Gay Salomé) ha ormai acquisito una notevole dimestichezza con il mezzo cinematografico - come dimostra una regia vivace e precisa, attenta a mettere in rilievo personaggi e sfondi urbani (nei quali sfreccia un malinconico Franco Franchi, in sella a una moto sui generis) -, essendo in grado di gestire ottimamente adrenaliniche sequenze d'azione (pur dal taglio comico) in strade affollate, chiare reminiscenze del poliziottesco (Poliziotti violentiNapoli si ribella), altro genere frequentato dal cineasta. Il cast artistico, piuttosto variegato, vede ovviamente predominare, su tutti, Renzo Montagnani, interprete al solito capace di offrire il suo inequivocabile talento (ricordiamo essere stato un attore di origine e formazione teatrale) a una commedia sexy, così come a un film di Cinzia Th. Torrini (Giocare d'azzardo, 1982) o a quello, più colto, dell'intellettuale Franco Giraldi (La giacca verde, 1980). Esilarante, in un ruolo caricaturale e sopra le righe, Giorgio Bracardi, costretto a limitare il suo repertorio di strilla e grida, usualmente molto più schizzato. Al povero Franco Franchi, qui in una delle sue ultime apparizioni su grande schermo, spetta il siparietto "en travesti", mentre la Bouchet e la Dionisio tengono alta la componente del fascino, garantendo una sempre piacevole presenza scenica. Pur se molto contenuto sul versante erotico, Crema, cioccolata e pa... prika non sfigura affatto al confronto con la media standard della filiera. Filiera, quella della sexy commedia, da sempre (ingiustamente) massacrata dalla critica, quanto invece molto apprezzata dal pubblico, ancora oggi ben disposto a visionare questo o quel titolo del genere, sempre presente nella programmazione televisiva notturna.

 

scena

Crema, cioccolato e pa...prika (1981): scena

 

Citazioni 

 

"Audacia fortuna juventus (n.d.r: citazione distorta di audentes fortuna iuvat): sono stato eletto deputato nel 1963, mai trombato."

(Onorevole Mazzetta - Giorgio Bracardi)

 

"Come disse Casanova a mia sorella Rosalia, la donna bisogna fotterla con gelosia."

(Matteo - Franco Franchi)

 

"Io ti strangolo i testicoli, senza anestesia."

(Osvaldo - Renzo Montagnani minaccia il nipote Michele)

 

"Prima ti spoglio, poi ti spiego."

(Mazzetta alle prese con Eleonora)

 

scena

Crema, cioccolato e pa...prika (1981): scena

 

Critica 

 

"Per i più fu una tardissima commedia sexy di scarsa distribuzione, con l'ultima riunione dei due grandi comici palermitani Franchi e Ingrassia, ma fu anche un'operazione stracultissima che segnò l'esordio nel cinema di Giuseppe Greco Castellani, qui produttore-attore-soggettista, figlio del boss siciliano Michele Greco. La scelta del giovane Greco, pazzo per il cinema, fu appunto quella della commediaccia all'italiana con l'adorata Barbara Bouchet. Così Greco chiama a Palermo un cast di veri attori e tecnici del genere, da Michele Massimo Tarantini, Renzo Montagnani, che farà suo padre (n.d.r.: in realtà interpreta lo zio), Franco e Ciccio, che non potevano rifiutare, Silvia Dionisio, l'ex bellona Hélène Ronée. Giorgio Bracardi ricorda che c'era qualcosa che non tornava sul set, ma non capiva cosa. Il film fu comunque un disastro e Giuseppe Greco, a parte i processi degli anni successivi, aspettò una decina d'anni prima di ritornare al cinema con Vite perdute, gangsteristico giovanile alla Ragazzi fuori. Franchi e Ingrassia dichiararono, in data 21 agosto 1981, che il film 'non segna un nostro vero e proprio ritorno al cinema, ma è soltanto un gustoso assaggio per riaccostarsi e per incoraggiare, da siciliani quali siamo, una società di Palermo che lo ha prodotto'. In un primo tempo il film si chiama Paprika e champagne. 'Non siamo Franco e Ciccio', aveva dichiarato Franco, 'ma due personaggi che non si erano mai visti e conosciuti e che s'incontrano per la prima volta. Si tratta di una pochade, di un film brillante'. Ciccio: 'Io sono Ossobuco, il factotum anestesista, autista, trafficante di una casa di cura per clienti ricchi, Villa delle Zagare'. Franco: 'Invece io sono Matteo, ma poi, travestendomi divento la bella Amalia. In questo copione Ciccio e io abbiamo distinte partecipazioni e solo in una breve gag abbiamo una specie di duetto'. Sul Corriere della Sera, il 20 settembre 1981, Giovanna Grassi scrive: 'Questo film segna il debutto nella produzione di una società siciliana (decisa a creare a Palermo una mini-Cinecittà) e il ritorno sugli schermi della coppia di comici che negli anni passati ha interpretato una vera e propria catena di montaggio di film umoristico-sexy a basso costo (...) Michele Massimo Tarantini si conferma artigiano-specialista dello spremuto filone e con travestimenti, macchiette, spogliarelli timorati e una leggera ironia nei confronti dei propri usi e costumi, la produzione siciliana debutta con un ennesimo film-farsa di smorfie, sberle e doppi sensi'. Già in data 9 settembre 1983 Giuseppe Greco, a 29 anni, viene arrestato e la sua GGC, cioè la Giuseppe Greco Cinematografica chiude lì le attività. Qualche anno dopo, leggiamo, su La Stampa, 12 febbraio 1986, a firma R. Martinelli, che la carriera di Giuseppe Greco viene stroncata 'dalla macchina giudiziaria'. Giuseppe Greco fu accusato di aver finanziato la pellicola con i soldi del padre e, quindi, della mafia: seicento milioni. Finì in carcere qualche giorno dopo per una storia di magliette pubblicitarie stampate per diffondere il film. Una maglietta fu trovata in casa di un ricercato. E poi per il prestito di una Mercedes chiesta agli esattori Salvo per una scena del film. Incasso 521 milioni. Prima: il 14 agosto 1981. A Catania all'Ariston intervengono alla prima Franchi e Ingrassia il 2 ottobre 1981."

(Marco Giusti) [3]

 

1

Crema, cioccolata e pa... prika: Giuseppe Greco e Silvia Dionisio 

 

Visto censura [4]

 

Con nulla osta n. 76889, rilasciato il 03 agosto 1981, Crema, cioccolata e pa... prika ottiene via libera alla circolazione nelle sale, senza rincorrere in tagli né imposizione di limiti d'età alla visione del lungometraggio.

 

Metri di pellicola accertati: 2487 (91' in proiezione cinematografica).

 

 

NOTE

 

[1] Letteralmente dall'imdb:

 "Il film nasce da un'idea di Giuseppe Greco, figlio del famigerato boss mafioso Michele Greco. Ha scritto la storia, è apparso in una piccola parte e ha prodotto il film tramite la sua società GGC Corporation. A causa del coinvolgimento di Greco, il film potrebbe essere stato finanziato dalla mafia, come parte di un programma di riciclaggio di denaro, ma al riguardo non è stata presentata alcuna accusa."

 

[2] "Renzo Montagnani" (Edizioni Sabinae), a cura di Damiano Colantonio, pag. 19.

 

[3] "Dizionario Stracult della commedia sexy" (Bloodbuster edizioni), pag. 180 - 181.

 

[4] Dal sito "Italia Taglia".

 

scena

Crema, cioccolato e pa...prika (1981): scena

 

"Il mondo si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane."

(Stefano Benni)

 

OST di  Vito Di Tommaso

 

F.P. 11/03/2023 - Versione apparentemente integrale, visionata in lingua italiana su Cine34 (durata: 87' ca).

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