Regia di Nello Rossati vedi scheda film
I figli non si toccano è un curioso ibrido fra gangster movie e melodrammone strappalacrime partenopeo, diretto peraltro da un regista veneto (Nello Rossati) che si firma con lo pseudonimo 'unicum' di Nello Ferrarese. Questi è anche autore della sceneggiatura insieme a Roberto Gianviti e a Paolo Vidali; si tratta di una storiella di poco spessore e ricolma di momenti prevedibili, girata frettolosamente e con un budget pesantemente ristretto. Rossati veniva dalla commedia erotica, ma nel corso della sua carriera sperimenterà un po' di tutto, con esiti sempre discutibili; qui il tentativo messo in atto è chiaramente quello di scimmiottare il successo di Napoli serenata calibro 9, regia di Alfonso Brescia e protagonista Mario Merola, primo di una lunga serie di collaborazioni fra i due (anche se la genesi della sceneggiata malavitosa napoletana va riconosciuta nel post-musicarello Sgarro alla camorra, di E. M. Fizzarotti, del 1973). Fra buoni sentimenti e cattivi insegnamenti, fra delinquenti dal cuore d'oro e altri marci fino al midollo, la Napoli disegnata dalla pellicola di Rossati è esasperata e artificiosa, come il genere d'altronde impone; il protagonista Pino Mauro può risultare facilmente anonimo (e le sue doti artistiche confermano che è giusto che sia così), ma nel resto del cast non c'è d'altronde ombra di nome di maggior calibro. Un prodottino trascurabile persino nella già di suo trascurabile filmografia di Rossati, che infatti non tornerà più a occuparsi del genere. 2/10.
Napoli. Un bambino viene rapito dalla banda dei francesi; la madre chiede aiuto al suo ex amante, un camorrista dedito al contrabbando.
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