Regia di Gerd Oswald vedi scheda film
L'arrivismo si fa malattia che uccide.Gli altri.E'un thriller cupo e asfissiante,un ritratto in nero di un giovane studente che non esita a uccidere pur di arrivare alla ricchezza,non esita a rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono tra lui e un domani luminoso individuato nella giovane studentessa di ottima famiglia che corteggia con successo.E questo ostacolo può essere anche una gravidanza inaspettata della ragazza che per questo verrebbe ripudiata dalla famiglia,tradotto niente soldi.E allora bisogna eliminarla nel modo più indolore possibile.E quando la sorella di lei si innamora di lui ricomincia lo stesso tormentone.Ma non durerà molto.E'un film che colpisce basso,che riesce ad ottenere una suspense che mette a dura prova le coronarie(vedere per credere la scena con lui e la fidanzata sul tetto del palazzo quando lei gli cofessa che non aveva preso le vitamine in pillole che lui le aveva amorevolmente passato per farla morire avvelenata).Il ritratto dei giovani che ne vien fuori è piuttosto sconfortante,ma non bisogna prenderlo troppo sul serio.In fondo è un bell'esempio di cinema di genere,con un remake negli anni 90 con Matt Dillon ,nettamente inferiore,che descrive in modo piuttosto concreto quanto nero può esserci nel cuore di una persona.Machiavellico.
non male
brava
anche lui funziona
un convincente villain
un thriller diretto in modo piuttosto convincente
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