La recensione su Bella di giorno moglie di notte

di undying

5 stelle

Debutto in regia per Nello Rossati, autore di erotici e drammi spesso immersi in un contesto vagamente erotico. Grande successo di pubblico per l'epoca, grazie anche alle interpretazioni di un cast d'attori di tutto rispetto.

Pistola fumante in mano, Paola (Eva Czemerys) viene trovata con accanto il cadavere del marito. Al commissariato la donna rievoca come - su volere (opportunamente mascherato) del congiunto e della perversa Anna (titolare d'una galleria d'arte) - sia stata costretta a prostituirsi.

Interessante debutto in regia per Nello Rossati, autore dalla sintetica ma interessante filmografia, con un titolo che rimanda (solo nominalmente) al più celebre Bella di giorno (Luis Buñuel, 1967). L'erotismo è spinto (per l'epoca) ma sovrastato da un plot drammatico, ottimamente reso da un cast calato nella parte. Il film di Rossati nasce da un soggetto del produttore Tiziano Longo (presente anche come attore nel film, dietro pseudonimo di Terence Long), sviluppato poi in sceneggiatura dallo stesso regista in collaborazione con Franco Daniele. Bella di giorno, moglie di notte incassò una notevole cifra all'epoca dell'uscita, circa duecento milioni di lire (oggi convertibili in diversi milioni di euro), al punto che lo stesso cast tecnico/artistico si rimise all'opera su un secondo film - ugualmente fortunato al box office - La gatta in calore (1972).

In occasione della recensione sul film Sedici anni (Tiziano Longo, 1973), si era tracciato un breve profilo della protagonista, Eva Czemerys (1940 - 1996), brava e graziosa attrice che ha attraversato come una meteora il cinema di genere italiano nel breve arco di tempo che copre gli anni 1971/1985. Rispetto a quanto precedentemente scritto - stando all'imdb - prevale purtroppo l'ipotesi che si sia prematuramente spenta all'età di 56 anni, a causa di un male incurabile.