Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Cinque giovani di Lucca conducono una vita apparentemente allegra e spensierata, fra zingarate ante litteram e conquiste femminili. Il tempo porta con sé l’assunzione di responsabilità e l’amicizia si inacidisce fra invidie e rancori reciproci, mentre spunta anche una vaga consapevolezza dell’incombere della morte (che colpisce quel povero diavolo dell’oste da cui i compari andavano a mangiare la sera tardi, tirandolo giù dal letto). Quasi una versione borghese e malinconica del proletario e solare Gli innamorati (ma ci sono anche le prostitute che anticipano quelle di La notte brava, sempre cosceneggiato da Pasolini); è leggermente ingenuo e schematico nei meccanismi narrativi, ma resta un interessante ritratto di inquietudini generazionali alla vigilia del boom. Interlenghi e la Lualdi, per una volta, non amoreggiano tra loro.
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