Regia di Edward Dmytryk vedi scheda film
Il film è tratto da un omonimo libro di Irvin Shaw e tratta la situazione mondiale prima e durante la seconda guerra mondiale tramite le vicende di tre personaggi: un ufficiale nazista ( Brando), un ebreo (Clift) dall'aria un pò spaesata che si fa valere però sul fronte nonostante le discriminazioni subite dai colleghi americani, e un uomo di Broadway ( Dean Martin) che cerca disperatamente di stare lontano dal fronte, indicando come motivazione la sua scarsa partecipazione emotiva alla guerra e celando invece una grande paura per essa e i rischi che ne conseguono. Prima delle riprese i personaggi si riuniscono in un locale di Parigi dove per sbaglio viene rovesciata dell'acqua bollente sull'inguine di Brando che passerà tre settimane in ospedale. Durante questo periodo egli rivisita il copione e cambia il suo personaggio. Fortemente convinto del fatto che nessuna persona è in sè malvagia senza un forte condizionamento esterno, rende il suo ufficiale nazista decisamente più comprensivo di quanto traspare dal libro, dove egli è presentato come una persona rude e crudele. Egli voleva far vedere come il popolo tedesco tramite la forte influenza di Hitler si fosse trasformato, nel tentativo di seguire una via che sembrava poterli portare a un'illusoria pace eterna e a una rinascita. Dean Martin, ormai alquanto in crisi, desiderava fortemente questo ruolo e lo ottenne grazie a un aiuto di Brando che premette per fargli avere la parte. Il film è un ottimo spunto per vedere quanto gli ebrei non fossero discriminati solo in germania, ma anche nel resto del mondo, seppure in modo minore, e ci dà un ottimo quadro dell'atmosfera del periodo..molto valido.
Le trame ispirate a questo periodo son talmente tante che c è il rischio che diventino ripetitive..il film riesce a trattare la guerra sotto un ottimo punto di vista ed è particolarmente interessante.
film coraggioso ben diretto..
Utilizzò il personaggio per far capire come gli istinti malvagi dell'uomo possano essere giustificati se ( almeno all'apparenza) sono diretti verso fini positivi. Buona interpretazione.
Anche lui giganteggia nel film..molto bravo
bravo
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