Regia di Edward Dmytryk vedi scheda film
Operazione colossale (due ore e quaranta di pellicola) per un racconto fondamentalmente non tanto complesso. La morale, sia pure buonista, arriva allo spettatore senza alcun filtro: la crudità della guerra, della morte, della disperazione è catturata con efficacia da Dmytryk, fedele osservatore mai protagonista. La scena finale (il soldato statunitense che torna a casa dalla moglie e dalla figlioletta) americanizza al 101% il prodotto, degradandolo quanto basta.
La tragedia della seconda guerra mondiale inquadrata da due punti di vista non tanto dissimili: quello di una coppia di soldati americani (scontenti di partire) e quello di un tedesco entusiasta del nazismo, che però si ricrede in poco tempo.
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