Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
I tre simpatici e cafoni tifosi del primo capitolo ritornano dopo circa venticinque anni: imbolsiti, piegati dalla vecchiaia e da un copione scialbo e farcito di insulse banalità. Verve sotto zero ed un cast composto quasi interamente di orrendi cabarettisti dell'ultima ora, frivoli personaggetti televisivi che sfruttano la popolarità del momento per lasciare un qualche segno, invano. Tentativi stroncati anche dalla storia piattissima. Ne consegue che la recitazione è scabrosa (fra i 'professionisti' c'è la Ferilli, un pugno in faccia - con la rincorsa e urlando - al mestiere dell'attore!) e che nemmeno le gag riescono a risollevare la trama penosa, che se permane traballando in piedi è solo perchè si nutre della carcassa ormai decomposta del primo Eccezzziunale, sciacallando qua e là. Una disdicevole operazione commerciale (appaiono anche, nei loro stessi panni, i personaggi di uno spot di quel periodo, colmo della ripugnanza). 'Argh'.
Ritroviamo i tre tifosi (milanista, interista e juventino) circa 25 anni dopo le disavventure di Eccezzziunale... veramente. Il primo ha avviato un ristorante in Spagna, ma è stanco e torna in Italia. Troverà un figlio che non sapeva di avere, ma la gioia sarà soffocata dalla tremenda verità: il figlio è interista sfegatato. Il secondo viene coinvolto da un mafioso pasticcione in una losca trasferta siciliana per affari di malavita. Il terzo è stato a lungo in coma dopo un incidente e al risveglio trova la moglie convivente con l'uomo che causò lo schianto.
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