Il giovane attore Joe Clifford si aggira per il Far West recitando monologhi shakepeariani sulle piazze dei villaggi. Quando viene a sapere che ha ereditato una miniera d'oro e si reca sul posto per prenderne possesso, scopre che il prezioso giacimento appartiene in realtà a un certo Berg. A dire il vero l'uomo possiede un regolare atto di cessione che lo garantisce di fronte alla legge. Joe viene a sapere che quell'atto è stato estorto con la violenza e con l'aiuto di un coraggioso barbiere tenta di tenere testa all'usurpatore.
Note
Quart'ultimo e non memorabile film di Leopoldo Savona che aveva esordito al fianco di Giuseppe De Santis in _Giorni d'amore_.
Dopo una serie di aiuto-regie (fra le tante, per Zampa, Mastrocinque e De Santis), Savona girò a suo nome una quindicina di pellicole fra i Sessanta e i primi Settanta, senza mai riuscire però a lasciare qualcosa di memorabile. Nella seconda parte della sua carriera registica si soffermò sullo spaghetti western; uno dei titoli partoriti in quel periodo è proprio questo Un uomo chiamato… leggi tutto
Come linea d'insieme ci siamo. Ci sono infatti abbastanza bizzarrie per ascriverlo tra gli spaghetti-western puri e salvarlo in extremis. Per il resto il film non brilla. La leggerezza dei dialoghi, l'approssimazione della recitazione, l'assenza di una vera e propria regia e l'incedere lento e pressapochista della sceneggiatura ne fanno un film a tratti imbarazzante. Si riscatta per certe… leggi tutto
Dopo una serie di aiuto-regie (fra le tante, per Zampa, Mastrocinque e De Santis), Savona girò a suo nome una quindicina di pellicole fra i Sessanta e i primi Settanta, senza mai riuscire però a lasciare qualcosa di memorabile. Nella seconda parte della sua carriera registica si soffermò sullo spaghetti western; uno dei titoli partoriti in quel periodo è proprio questo Un uomo chiamato…
Come linea d'insieme ci siamo. Ci sono infatti abbastanza bizzarrie per ascriverlo tra gli spaghetti-western puri e salvarlo in extremis. Per il resto il film non brilla. La leggerezza dei dialoghi, l'approssimazione della recitazione, l'assenza di una vera e propria regia e l'incedere lento e pressapochista della sceneggiatura ne fanno un film a tratti imbarazzante. Si riscatta per certe…
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