Regia di Alain Corneau vedi scheda film
L'ispettore Marc Ferro (Montand) si innamora di Silvia (Sandrelli) senza sapere che costei è l'amante del suo diretto superiore, il commissario Ganay (Perier). Le cose si mettono male un po' per tutti quando Silvia cerca di scaricare Ganay: lui non è completamente d'accordo...
Il secondo lungometraggio di Corneau è un polar impregnato di piombo e polvere da sparo. Un Melville in sedicesimo (il cast è quasi interamente melvilliano), ma addolcito da una componente mélo invero piuttosto insulsa. L'ispettore Ferro e la sua pistolazza sono una cosa sola (tant'è che si prepara la colazione forgiando proiettili) e appena può la sfodera. Un film lento, malinconico, smorzatissimo: di quelli che piacciono a me. Titoli di testa e di coda da urlo. Il modello di pistola di Ferro dà il nome al titolo.
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