Regia di Jean-Luc Godard vedi scheda film
E' un documento audiovideo impregnato dello spirito di quei giorni, di quel 1968 politicamente, socialmente e musicalmente in prima linea, filtrato attraverso la camera (e lo sguardo) di Godard, ovvero uno dei principali esponenti della nuova generazione di cineasti. Al passo con i tempi, il regista francese sceglie Sympathy for the devil come colonna sonora ed emblema di quel periodo, e la storia, quarant'anni dopo, non può che riconoscergli la ragione di questa scelta. Che poi la sostanza narrativa sia quasi nulla e che la maggior parte del girato sia composto dalle prove in studio di una canzone, bè, questo è solo un altro modo di approcciarsi a One plus one.
Un gruppo di neri vive in una discarica di auto; una troupe televisiva insegue una ragazza per i boschi; un'altra ragazza gira per Londra a scrivere slogan 'rivoluzionari' sui muri con una bomboletta spray; tutto questo mentre i Rolling Stones in studio arrangiano e registrano Sympathy for the devil.
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