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Filumena Marturano

Regia di Eduardo De Filippo vedi scheda film

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La recensione su Filumena Marturano

di mm40
5 stelle

Filumena convive con don Domenico e ha tre figli ormai grandi, provenienti da altre relazioni. Per convincere don Domenico a sposarla inventa di tutto, perfino fingersi moribonda e rivelare all'uomo che, in realtà, uno dei tre ragazzi è suo figlio legittimo. Ma non può dire quale.

 

Tredici anni prima di Matrimonio all'italiana, che nel 1964 Vittorio De Sica dirigerà con una superproduzione Carlo Ponti alle spalle e Sophia Loren e Marcello Mastroianni protagonisti, ecco che l'autore del testo teatrale di partenza, intitolato Filumena Marturano, gira una prima versione cinematografica dell'opera, sfruttandone il titolo originale. Eduardo De Filippo non è solo il regista, l'autore e lo sceneggiatore (insieme a Piero Tellini), ma si ritaglia qui anche il ruolo di co-protagonista al fianco della sorella Titina; indubbiamente per entrambi Filumena Marturano ha un valore aggiuntivo, così come per il terzo fratello Peppino: è noto infatti che la vicenda dei tre figli illegittimi al centro della trama ricalca in qualche modo quella vissuta nella realtà dai tre De Filippo nei confronti del vero padre, il commediografo Eduardo Scarpetta, che li generò al di fuori del matrimonio. Matrimonio all'italiana sarà la versione spumeggiante e ad alto budget della commedia; questo Filumena Marturano fa leva piuttosto sulle interpretazioni e sull'affiatamento del cast, che vede comparire in scena, fra gli altri, anche Tina Pica, Aldo Giuffrè, Gianni Musy, Tamara Lees, il giovane Luigi De Filippo (figlio di Peppino) e, in una particina, Domenico Modugno. La messa in scena si distacca-ma-non-troppo da quella teatrale: gli interni prevalgono comunque sugli esterni, i dialoghi sull'azione, i movimenti di camera sono pochi e funzionali, ma la resa sul piano cinematografico è comunque accettabile. Quarta regia di Eduardo, che negli anni successivi sarà spesso affaccendato anche dietro la macchina da presa. 5/10.

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