Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Faro è una piccola isola posta nel sud est della Svezia, dove il regista Ingmar Bergman visse gran parte della sua vita. In questo documentario è lui stesso a raccontarcela: gli abitanti locali, le loro abitudini, il clima, i servizi, le infrastrutture, le problematiche del luogo.
Un'ora di documentario sulla terra d'adozione di Ingmar Bergman, l'isola che il Maestro svedese scelse come casa: Faro. Nel corso della prima metà del ventesimo secolo l'isola si svuotò rapidamente: da 11mila abitanti a neppure un migliaio, nel 1969 in cui Bergman gira questo lavoro. Le ragioni di tale smodata emigrazione sono evidenti: l'arretratezza e la difficoltà con cui vengono erogati i servizi sul posto traspaiono di continuo nelle interviste che il regista effettua con gli abitanti di Faro, così come pare legittima l'aspirazione a un futuro migliore, dal più ampio ventaglio di possibilità, per i giovani nati qui. E infatti sono gli anziani a colpire particolarmente la curiosità del cineasta, che va a trattare nei dettagli i singoli casi di alcuni suoi concittadini; c'è una donna che ha perso una gamba a causa di un incidente in bici e della propria incuria; c'è un allevatore di pecore che lamenta gli altissimi costi dell'unico macello locale; c'è un ultracentenario che racconta commosso della sua infanzia. Anche il sindaco, la bibliotecaria, la maestra delle elementari e la direttrice delle poste vengono chiamati a dire la loro; naturalmente in tali circostanze anche i personaggi 'istituzionali' sono figure del popolo. Da notare qualche passaggio lirico del tutto bergmaniano, con accenni per esempio al dualismo vita/morte nelle riprese della macellazione di un ovino e della nascita di un cucciolo di pecora. La partecipazione emotiva di Bergman è palese quanto comprensibile; lo scenario proposto aiuta anche quella dello spettatore: lande desolate, distese di neve e ghiaccio, una terra ostile eppure abitata da persone con un'immensa determinazione e strabordante forza di volontà. Come quelle della giovane coppia che ha appena avuto un bambino, le cui immagini chiudono il mediometraggio. Con il medesimo titolo, dieci anni esatti più tardi Bergman tornerà a indagare e a raccontare da vicino la situazione a Faro (Farodokument 1979), a dimostrazione di un talento giornalistico dietro la macchina da presa a tutti gli effetti insospettabile. 6,5/10.
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