Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
In una sera di pioggia, due poveri diavoli si incontrano: David è da poco uscito di prigione, Maggi è rimasta incinta dopo un incontro occasionale con uno sconosciuto (ma non lo dice subito). Il loro tentativo di realizzare l’ideale “due cuori e una capanna” si scontra con ogni sorta di ostacoli: un vecchio esoso gli affitta una baracca con lo scopo di sfruttarli, un viscido pastore pone impedimenti al loro matrimonio, la moglie del vivaista presso cui David lavora lo sospetta di essere un ladro; per fortuna c’è un vecchietto che parla in macchina ammiccando allo spettatore, mostra di saperla lunga e insomma sembra l’angelo di seconda classe Clarence di La vita è meravigliosa. Dramma costruito su un accumulo di situazioni patetiche, ma svolto con leggerezza e suggellato da un finale sorridente e aperto alla speranza. Sorprende, considerando gli sviluppi successivi della filmografia di Bergman (qui all’opera seconda), la solidità della giovane coppia: tutti i loro guai provengono dall’esterno, e non mettono in crisi la sincerità del loro amore; presto, già con Monica e il desiderio, la musica cambierà.
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