Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
La carrellata, nel finale, che individua il colpevole dal tic dei suoi occhi, passando attraverso la sala gremita e disordinata fino a giungere al primo piano dell'uomo ricercato: ecco il motivo per cui vedere, se uno solo se ne vuole trovare, questo Giovane e innocente. E' uno degli ultimi lavori di Hitchcock in patria, prima del definitivo trasferimento negli Usa, apprezzabile per il ritmo e la (solita, ormai) padronanza dei meccanismi della suspence. Ma a dire il vero lo stesso regista non era granchè soddisfatto del risultato, forse anche per l'evidente ripetersi delle tematiche e degli espedienti da lui utilizzati; la sceneggiatura è scritta da Hitchcock, da Charles Bennett (collaboratore abituale) ed Edwin Greenwood, tratta da un soggetto di Josephine Trey, pseudonimo della giallista scozzese Elizabeth Mackintosh. Un cast senza nomi di punta, ma con tutti gli interpreti al loro posto, una trama inquietante al punto giusto, una grande, sapiente costruzione della tensione: e il gioco è fatto. 6/10.
Un giovane è accusato ingiustamente dell'omicidio di una donna, trovata da lui morta in riva al mare. Incastrato dalla polizia, fugge con la figlia del commissario, l'unica ad avere fiducia in lui; solamente l'incontro con un barbone che ha assistito all'omicidio potrà risolvere la faccenda...
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