Regia di Ken Annakin, Andrew Marton, Bernhard Wicki vedi scheda film
Tipico film del produttore: in questo caso l'invasione della Normandia è supervisionata dall'invadente Darryl F. Zanuck, che volle anche dirigere di persona qualche sequenza. Lo sforzo produttivo c'è e si vede, a cominciare da un cast stellare che, solo per citare i primi cinque nomi della parte alleata, annovera John Wayne, Henry Fonda, Robert Mitchum, Richard Burton e Rod Steiger (e quest'ultimo, nella massa, non sono neanche riuscito a distinguerlo). E poi c'è lo sbarco, con tutti i mezzi possibili ed immaginabili forniti direttamente dalle forze armate americane, con enorme dispiego di uomini e mezzi, proprio come durante la famosa giornata del 6 giugno 1944. Peccato che la parte più interessante, cioè quella dei combattimenti (sicuramente ben diretti), arrivi dopo circa un'ora e mezza di eventi noiosi e stiracchiati per le lunghe. Peraltro, si nota troppo che il film è stato scritto da chi conosce già il finale della storia e mette in evidenza l'ottimismo degli Alleati (il colonnello John Wayne, comandante dei paracadutisti, prosegue l'invasione con una gamba fratturata; il generale Henry Fonda, tormentato dall'artrite, con il bastone) e la supposta cialtroneria dei Tedeschi, ostinatamente convinti che lo sbarco sarebbe stato fatto nei pressi di Calais. Non basterebbero certo le tre lunghe ore del film zanuckiano per ripercorrere le ragioni dell'andamento della guerra, ma va detto che al momento dello sbarco in Normandia la situazione dell'Asse era ampiamente compromessa, e basti qui vedere la pressoché totale assenza dell'aviazione germanica, ormai ridotta ai minimi termini (durante le operazioni degli Alleati, si alzano in volo due miseri apparecchi della Luftwaffe). Il giorno più lungo è uno di quei prodotti rutilanti che vanno accettati prendere o lasciare. Per quanto mi riguarda, però, sono convincenti soltanto a metà e mi sembra che valgano di più i primi venti minuti di Salvate il soldato Ryan (1998) delle tre ore del Giorno più lungo (e di gran parte della cinematografia sul famoso D-Day).
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