Regia di Ken Annakin, Andrew Marton, Bernhard Wicki vedi scheda film
Un autentico kolossal del genere, non solo per le tre ore di durata e per il cast stellare, ma soprattutto per la minuzia con cui viene ricostruita una delle più celebri battaglie della Storia
Quasi coevo a "La Grande Guerra" di Monicelli, ma con uno stile almeno appraentemente più freddo e concentrato più sui fatti che sulle persone (pur trattando un'altra pagina di "macelleria umana" che ogni conflitto si porta con sè) il film americano, affidato a quattro registi diversi, si può a tutti gli effetti considerare un kolossal del genere. Non tanto (e non solo) per le tre ore di durata, ma anche per la minuzia descrittiva di una delle pagine più eroiche della storia del Novecento, lo sbarco delle truppe alleate in Normandia. E se la sensibilità del momento (ed i tanti reduci ancora vivi) non permise probabilmente un "realismo" alla "Salvate il soldato Ryan", questo non impedisce al film di appassionare e coinvolgere lo spettatore, e regala una ricostruzione fedele anche e soprattutto della strategia militare alla base dell'impresa. Con un cast stellare che spazia da John Wayne e Richard Burton, da Sean Connery a Henry Fonda (per limitarsi ai più celebri) il film ottenne due sacrosanti Oscar per la miglior fotografia in bianco e nero e per i migliori effetti speciali, perfettamente coinvolgenti anche a quaranta anni di distanza.
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