Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
Un diario sulla ricerca dei luoghi sacri in Palestina, in vista della realizzazione del film Il Vangelo Secondo Matteo. Un discorso che sa di umanità e verità spirituale, Pasolini non rinuncerà mai al suo ateismo, ma la ricerca della spiritualità lo avvolgerà sempre , altrimenti non sarebbe stato anche un grande poeta. La poesia, in parte, avvolge anche questa operazione che si sposa benissimo con le immagini scelte ed i colloqui con Don Andrea Carraro. La delusione che spesso Pasolini ci apostrofa, non è da considerare come una delusione oggettiva, ma soggettivamente predisposta per un'aspettativa dei luoghi in maniera diversa, in cui la nostra fantasia, prendendo spunto dai vangeli, è sempre volata. La sorpresa di trovare questi luoghi piccoli e di giustificare questo fatto con un mondo arcaico che non poteva avere che queste dimensioni, rimane importante ed è il succo di tutto il discorso del regista, che aiutato dal sacerdote riesce ad giustificare ed individuare in questo, le radici vere della fede, che parte da un piccolissimo e ristretto mondo, ma che sarà la cellula dell'umanità che poi si allargherà al mondo.
Mi colpisce in particolare il modo di affrontare ed il rispetto, che il regista e poeta, ha nei confronti della storia e della materia, pur vedendola da un altro punto di vista.
Un sopralluogo ci porta dentro un discorso spirituale importante
Idea che è cresciuta con il viaggio
I suoi discorsi, è inutile dire, affascinano anche i più restiti,e forse li si apprezzano più oggi che all'epoca, come tutti i grandi
Ottima figura di consulente, ma non solo questa
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