Regia di Judd Apatow vedi scheda film
In America è stato un grosso incasso, qui da noi ha raccolto meno, ma è un destino piuttosto frequente per commedie che magari in patria sbancano e in Europa arrancano: è andata così anche , per fare uno degli esempi più recenti, per "Molto incinta", che ha oltrepassato i cento milioni di dollari di introiti lordi in USA, e nelle nostre sale è passato inosservato. Steve Carell, molto apprezzato per il ruolo dello zio gay e depresso in "Little Miss Sunshine", qui è il protagonista assoluto , interpretando un quarantenne malinconico e ragazzino dentro, che si rifiuta di passare all'età adulta spingendo via da sè la propria sessualità: il problema maggiore del film di Apatow, oltre che faccia ridere quasi per niente, e per una commedia non è il massimo del complimento, è che non ha nè la franchezza magari rozza ma efficace dell'umorismo sboccato o pruriginoso, nè la scioltezza narrativa o il quadro di costume necessari per un film brillante classico. Carell e la Keener, interpreti altrove meritevoli di attenzione e di plauso, non riescono a salvare la situazione, la storia gira a vuoto, il copione è floscio, invece di divertirsi copiosamente ci si annoia.E un piccolo film di un'ora e mezza sembra non finire mai.
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