Regia di Judd Apatow vedi scheda film
Una delle commedie più divertenti che abbia visto negli ultimi anni: lo svolgimento della storia è, nell’insieme, abbastanza prevedibile e, per qualcuno, certe gags possono risultare un po’ pesanti, ma questi sono gli unici difetti di un film divertentissimo, interpretato in maniera a dir poco brillante da un gruppo di ottimi commedianti (Carell su tutti) e capace di dire cose non banali sulla difficoltà dei rapporti tra uomo e donna. Ad un occhio poco attento, il film potrebbe sembrare l’ennesimo clone del filone demenziale, ma in realtà la comicità della pellicola di Judd Apatow è ben più complessa, decisamente malinconica e quasi lunare in diversi passaggi. Alcune scene sono assolutamente esilaranti e degne di entrare in una ideale antologia della commedia contemporanea: su tutte, quella della ceretta e quella del preservativo. Notevole la descrizione dell’appartamentino da single di Andy, stracolmo di “action figures”, videogames e di gadget da perfetto Peter Pan, delizioso e accogliente, ma anche un po’ malinconico nella sua aperta abiura del mondo “adulto”. Insomma: un film assolutamente esilarante, da godersi senz’alcuna spocchia cinefila… da non perdere lo strepitoso e surreale numero musicale che riscatta e trasforma in genio puro un finale fino ad allora forse un po’ troppo accomodante. Onestamente, trovo esagerate e pretestuose le tante critiche ricevute dal film: a volte in Italia esiste un pregiudizio di fondo nei confonti del cinema comico e ci si dimentica che lo scopo di una commedia è FAR RIDERE: "40 anni vergine" ci riesce meravigliosamente bene e solo questo conta.
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