Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
il film appartiene ad uno dei periodi meno felici della lunghissima attività (50 anni! e proprio in questi giorni sta realizzando un'altra opera) del grande maestro francese. "Una partita di piacere" ha lo stesso difetto (o pregio a seconda dei punti di vista) di film quali: "Gli innocenti dalle mani sporche" o "Profezia di un delitto" e cioè quello di assomigliare ad un trattato di filosofia con cui si vuole dimostrare a tutti i costi una tesi che, nel caso di Chabrol, è quella dell' "eccesso" e delle sue conseguenze. Philippe, il protagonista, induce la compagna al tradimento spiegandole che non solo è normale ma è anche utile al consolidamento del rapporto di coppia. La scappatella di Esther (la compagna) però si traforma in amore verso l'amante: ciò determinerà dapprima la separazione e poi porterà Philippe ad uccidere Esther. Film anomalo nella filmografia chabroliana sopratutto perchè è stato scritto ed interpretato dal suo abituale sceneggiatore (Paul Gegauff) che si era da poco separato dalla moglie (anche lei interprete assieme alla figlia). Opera minore, molto autobiografica, ma non disprezzabile.
Scrittore e sceneggiatore per molti film di Chabrol (ha anche diretto un film "Il fuoco nella carne", scritto la sceneggiatura di "Delitto in pieno sole" di Clement e recitato in "Week - end" di Godard), Gegauff farà una brutta fine: nel 1983 verrà ucciso dalla sua amante
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